Il nostro cantiere è arrivato in Valtiberina: una delle zone pilota della strategia delle aree interne. Si tratta di un'area con particolari carateristiche di confine. Sestino, che ospita l'incontro, è il Comune più orientale della Toscana; si trova al confine con le Marche e l’Emilia Romagna, in un contesto ambientale di particolare interesse, con riserve, zone tutelate e la presenza al loro interno di un poligono della difesa. La prima criticità evidenziata, quindi, è quella propria delle aree cerniera, che devono far dialogare più realtà amministrative su centri regionali diversi. L’ organizzazione del territorio richiede un sistema integrato tra regioni che possa agevolare le comunità. In questo senso divengono determinanti il tema del riordino istituzionale, anche in relazione al distretto sanitario e al consorzio di bonifica, e la necessità di aggregare servizi, superando i limiti dettati dai confini e rendendo omogenee le normative e i regolamenti che operano su tali territori di confini, per rendere più efficace l’azione amministrativa. . 

Hanno preso parte all'incontro: l’Unione dei Comuni della Valtiberina, Comune di Sestino, Comune di Badia Tedalda, Comune di Sansepolcro, Presidente del Parco regionale del Carpegna, rappresentanti delle Proloco, della scuola, di associazioni culturali, degli allevatori, dei cacciatori e dell’imprenditoria locale.

 

 I TEMI TRATTATI 

 

  • - Le problematiche delle aree di confine
  • - Definizione di un sistema integrato delle aree cerniera interregionali
  • - Aggregazione dei servizi
  • - Scuola (deroghe e rivisitazione degli istituti comprensivi)
  • - Sanità: necessità di ridefinire l’assetto zonale
  • - Ridefinizione delle spese relative alla neve
  • - Coesistenza tra attività produttive e aree protette
  • - Allevamenti di montagna (tutela delle piccole realtà produttive, sviluppo delle filiere, produzioni tipiche, sviluppo della filiera legno, problemi dei predatori, legame imprescindibile con il turismo e l’ambiente)
  • - Importanza delle aree interne
  • - Taglio delle risorse ai comuni disagiati
  • - Maggiore rappresentatività a questi territori
  • - Riassetto istituzionale
  • - Contrasto all’accentramento delle politiche e delle funzioni
  • - Promozione turistica
  • - Ambiente e ricchezza: sviluppo dei servizi eco-sistemici

 LA GALLERY